Gli strumenti tipici della Cucina Regionale Italiana

Cosa sarebbero i famosi spaghetti alla chitarra tipici dell’Abruzzo senza appunto la chitarra in grado di tagliarli così fini e in modo così preciso? E cosa ne sarebbe dei corsetti genovesi senza gli appositi stampini?

La storia della cucina italiana (qui un riassunto sul blog di GialloZafferano) ci insegna che nonostante oggi sia decantata in tutto il mondo, la cucina italiana di fatto non esisteva prima del secolo scorso, quando esistevano invece le tipiche cucine tradizionali locali o al più regionali diffuse lungo lo stivale e le due isole. Il segreto del loro successo, che dura ancora oggi, è frutto prima di ogni altra cosa della fantasia e della capacità di arrangiarsi con poco, ma di certo è innegabile che il patrimonio culinario italiano debba molto anche agli strumenti utilizzati in cucina.

Alcuni di questi sono presenti nella stessa versione o in versioni molto simili anche in altri Paesi del mondo, ma alcuni esistono solo da noi e soprattutto sono legati indissolubilmente alla preparazione di alcuni cibi particolari, per lo più tipi di pasta fresca o asciutta. In questo articolo andremo a rendere omaggio proprio a questi strumenti , partendo per un viaggio di gusto e tradizione che toccherà le principali ricette tipiche dello stivale (e delle sue due meravigliose isole).

Spianatoia

Non possiamo che cominciare questa nostra lista con la tavola per impastare più famosa di sempre, anche conosciuta col nome di “spianatoia“. Prendendo spunto dal libro della Genesi, potremmo quasi dire “In principio fu la spianatoia”, e infatti quest’asse di legno fu senza dubbio tra i primi strumenti creati per la preparazione del cibo. Quando venne inventata lei c’erano solo le mani a dare vita al cibo, partendo dalle materie più semplici come acqua e farina. È lei la madre di tutti gli strumenti che sono seguiti, creati per lavorare soprattutto assieme a lei.

Il suo ruolo è stato centrale per secoli, dopodiché il cibo e la cucina si sono evoluti, allontanando la spianatoia dal tavolo e mettendola un po’ in disparte, quasi dimenticata, finché più di recente, col rispolvero delle tradizioni e il ritorno al cibo genuino preparato in casa, è tornata alla ribalta anche lei, non solo nella sua versione più autentica in legno, ma anche adattandosi ai vantaggi di nuovi materiali come l’acciaio. Se siete curiosi di approfondire curiosità, tipi e diversi utilizzi della spianatoia, vi consigliamo di visitare Spianatoia.it, un sito dedicato esclusivamente a questo attrezzo da cucina.

Mattarello

E dalla spianatoia non possiamo che passare (anzi, rotolare) verso il mattarello, un attrezzo che di certo non è esclusivo della tradizione italiana, dal momento che lo ritroviamo anche in molti altri Paesi, ma che ci “appartiene” culturalmente in quanto pare che sia stato inventato addirittura secoli fa dagli etruschi. Al di là delle sue origini, il mattarello merita un posto d’onore in questa trattazione anche solo per via del fatto che senza di lui sarebbe stato impossibile trasformare gli impasti in sfoglie sufficientemente fini da poter essere lavorate.

Tagliapasta

E certo che avere una sfoglia fine sarebbe stato più che sufficiente per fare i tortellini e i ravioli, perché sarebbero bastate le mani. Ma siamo onesti: la pasta ripiena ci piacerebbe nello stesso modo, senza quei preziosi orli? Probabilmente no, perché mangiare non significa (o non significa più) riempirsi prima la bocca e poi lo stomaco, bensì rappresenta un’esperienza, che è arricchita dall’incontro dei sapori, degli odori, delle forme e nei colori del piatto. Ecco spiegato il successo degli strumenti per tagliare la sfoglia, magari in modo creativo, dando ai suoi bordi l’aspetto di un delicato merletto, ma anche per migliorare l’efficienza e la precisione del lavoro in cucina.

Stampi vari

E lo stesso discorso dei taglia pasta vale per gli stampi, che sono strumenti assai più complessi ma che permettono una precisione ancora superiore. Sono realizzati in metallo (alluminio, ferro, acciaio) e possono avere diverse forme (rettangolare, circolare, triangolare, etc) per realizzare tortelli, agnolotti, cappelletti e ravioli.

Ci sono poi le assicelle a pressione, come quelle per realizzare alcuni tipi di gnocchi e i garganelli. Un capito a parte lo merita la “chitarra”, (già citata all’inizio) non lo strumento musicale ma l’antico attrezzo culinario col quale si realizzano i tipici maccheroni o spaghetti alla chitarra abruzzesi. Si tratta in sostanza di una scatola di legno rettangolare, aperta sulla parte superiore, sulla sommità della quale vengono sistemate e tirate lungo il lato lungo le “corde” della chitarra, che tagliano la sfoglia di pasta in spaghetti della stessa larghezza (circa 2 millimetri) conferendogli inoltre la loro tipica forma quadrata (se volete saperne di più, potete approfondire su Wikipedia).

Direttamente dalla Puglia invece arrivano i troccoli (da alcuni a volte scambiati proprio con gli spaghetti alla chitarra) che invece non vengono realizzati col sistema delle corde, bensì usando il troccolaturo, una specie di mattarello che possiede però delle scanalature che danno la forma alla pasta.

Naturalmente la lista potrebbe includere anche altri strumenti, legati ad altrettanti piatti tipici regionali, ma in qualche modo ognuno di essi è riconducibile a quelli finora menzionati.