Sauna finlandese e a infrarossi: quali sono le differenze

La sauna ha una lunga e antica tradizione. Infatti, già dalla preistoria gli uomini utilizzavano pietre calde per riscaldare gli ambienti: l’acqua veniva versata sopra di esse e, in questo modo, veniva rilasciato il calore. Questa pratica era diffusa un po’ ovunque nelle varie parti del mondo e, in epoche successive, anche i Sioux, le popolazioni del Medio oriente e quelle che abitavano nell’attuale Russia, utilizzavano questo sistema.

Bisogna arrivare al XII secolo, invece, per trovare i primi esempi di sauna finlandese, molto simile a quella che si conosce oggi.

Tuttavia, con il passare del tempo e con le innovazioni tecnologiche, è stato possibile realizzare anche la sauna a infrarossi. Mentre la sauna finlandese prevede temperature più elevate, in quest’ultima il calore è minore, ma grazie alle peculiarità dei raggi infrarossi riesce a penetrare in profondità.

Ecco quali sono i punti in comune e le differenze tra le due tipologie di saune.

Sauna finlandese e sauna a infrarossi: cosa hanno in comune

La sauna, indipendentemente dalla sua tipologia, prevede un ambiente secco e temperature piuttosto elevate. Il principio su cui si basano è l’innalzamento della temperatura esterna del corpo che, a sua volta, innesca una reazione dell’organismo. Infatti, tramite il calore e la sudorazione, il corpo si disintossica eliminando tossine e batteri.

Il calore, inoltre, penetra nei muscoli e favorisce il rilassamento e il sollievo da eventuali dolori, ma aiuta anche a distendere la mente. Anche se con la sudorazione si perde acqua, la sauna favorisce il dimagrimento perché stimola il metabolismo.

Quali sono le differenze tra le due tipologie di sauna?

Chiariti i punti in comune tra sauna finlandese e sauna a infrarossi, viene naturali chiedersi quali siano, invece le differenze. Ovviamente, quello che cambia è sicuramente la modalità con la quale viene generato il calore. Se nella sauna finlandese si utilizzano pietre roventi, nella sauna a infrarossi, come si intuisce dal nome, sono queste particolari radiazioni a far aumentare la temperatura.

Come si legge sul sito infrarossi.net, si tratta di radiazioni elettromagnetiche impercettibili all’occhio umano che hanno un colore rosso. L’azione dei raggi infrarossi non è diretta nell’ambiente, ovvero non viene rilasciato il calore nell’atmosfera, ma bensì sulle superfici. Infatti, i raggi infrarossi penetrano nel corpo rilasciando energia e generano calore che ha molti effetti benefici.

La sauna a infrarossi, quindi, permette di riscaldare in maniera più efficace il corpo, anche a temperature più basse rispetto a quelle della sauna tradizionale. Il risultato è un ambiente più vivibile e confortevole che, di fatto, permette di aumentare la permanenza all’interno della cabina fino a 30-35 minuti. Inoltre, in questo modo, poiché i raggi infrarossi sono più concentrati e diretti, anche il processo di depurazione è più intenso ed è possibile rilasciare fino al 15-50% di tossine.

Nella sauna finlandese, invece, il calore viene rilasciato nell’aria e poi trasferito al corpo. In questo modo, la sudorazione è maggiore, ma si elimina solo una piccola percentuale di tossine che va dal 3% al 5%.

La sauna a infrarossi, essendo anche più pratica perché rapida da utilizzare e meno dispendiosa a livello energetico, può essere considerata un’evoluzione di quella finlandese che, però rimane sicuramente più caratteristica.