Evoluzione dei barbieri: l’arte del taglio

L’arte di tagliare i capelli ha radici antichissime, ci sono testimonianze persino dell’epoca del paleolitico. Questo rende il mestiere del barbiere uno dei più antichi della storia.

Le funzioni di questo mestiere sono cambiate nei secoli. Chi vuole prendersi cura del proprio aspetto, pensa che fare una sosta dal barbiere è sempre una ottima scelta. Dalla rasatura tradizionale al classico taglio dei capelli, i barbieri sanno coccolare i loro clienti, offrendo un’ampia gamma di trattamenti per l’uomo che ama curare il proprio look.

Come noto ormai i barbieri hanno aggiornato molto le loro pratiche per venire incontro alle esigenze sempre più variegate della loro clientela, anche sotto questa spinta sono ormai diventati capaci di impiegare prodotti per barbieri di ultima generazione come quelli offerti su siti specializzati come PassioneProfessionale.it. Ma vediamo in questo approfondimento come è nata quest’arte e come si è evoluta nel corso del tempo.

Da dove viene il temino “barbiere” ?

È durante la caduta dell’Impero Romano che nasce il termine “barbiere” quando i franchi, i visigoti e molte altre popolazioni di origine germanica riportarono la moda della barba e dei capelli lunghi. Queste popolazioni vengono chiamate “barbari”, dal latino “barbarus” e dal greco “bárbaros”, che significa straniero.

È nel Medioevo quando i barbieri prendono forza e vengono considerati dei veri chirurghi, oltre a prendersi cura dell’aspetto dei propri clienti fanno dei piccoli interventi. Questi effettuavano delle incisioni cutanee, chiamate “salassi”, che servivano a rimuovere il “sangue malato e cattivo” e allo stesso tempo permetteva di rigenerare il sangue “nuovo e vitale”. Queste pratiche del “rinnovo del sangue” si praticava al Clero, ai sacerdoti dell’epoca.

Nella pratica del salasso il barbiere avvolgeva un asciugamano bianco attorno al braccio del paziente per asciugare il sangue. Questo tessuto veniva asciugato fuori dalla porta del salone. È qui che nasce l’insegna o simbolo universale dei barbieri: il palo cilindrico da barbiere, che ricorda il colore bianco delle bende, il rosso del sangue e il blu delle vene.

Fino al secolo XV i barbieri continuano la loro “attività medica” con dei piccoli interventi chirurgici. In Inghilterra, ad esempio, potevano effettuare le seguenti attività: salasso, estrazioni dentarie e cura dei capelli.

Fu il re Giorgio II di Gran Bretagna che stabilì che i barbieri non dovevano più effettuare salassi o estrazioni dentarie, così i barbieri vengono relegati soltanto alla cura dei capelli. Questo fatto provoca un calo enorme nell’economia dei barbieri ma soprattutto nella sua reputazione. Nonostante essere locali specializzati nella cura e analisi delle patologie capillari, i saloni cominciano ad essere frequentati da gente di basso livello sociale, danneggiando l’immagine dei barbieri stessi.

Deve passare un secolo per la ripresa di questo settore, dove adotteranno il termine “parrucchiere” grazie all’uso delle parrucche nel secolo XVII. I barbieri diventano progettisti e produttori di parrucche, diventando installatori manuali di questo articolo di lusso, provvedendo alla sua manutenzione.

Tra i colori bianchi per gli uomini e grigie per le donne, questo stile è durato fino al termine del secolo XVIII, creando tantissime aziende di parrucche che davano lavoro a molte persone. Per altro non si può negare che quello delle parrucche sia un fenomeno di moda ancora oggi come testimoniato qui.

Dal secolo XIX in poi i barbieri/parrucchieri crearono le prime scuole per diventare barbiere moderni, dedicandosi esclusivamente al taglio ed alla cura dei capelli.

Oggigiorno è impensabile dover andare dal barbiere a chiedere un prelievo del sangue e nemmeno visitarli per un mal di denti. I barbieri sono diventati veri consulenti d’immagine, che sanno consigliare tagli di capelli moderni fantastici, mettendo a disposizione del cliente prodotti specifici per rendere un look unico.

In questi saloni si trovano tantissimi prodotti per la cura dei baffi e barba, così come dopobarba, creme, gel, igienizzanti, olio, tonico, saponi e shampoo, tutti i prodotti ideati per i gentleman del secolo XXI. Ad essi si rivolge anche chi soffre di perdita di capelli per mascherarla o mitigarla nei casi in cui non si voglia ricorrere a trapianti o a trattamenti speciali come la tricopigmentazione.