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IMU, scadenza ed aliquote 

Come si sa, l’IMU consiste in una rossa sugli immobili: acronimo di Imposta Municipale Unica, ha sostituito l’ICI e l’Irpef e tutti gli addizionali regionali e comunali.

Si tratta dell’imposta che bisogna pagare sugli immobili dei quali si è proprietari, o sui quali si ha un diritto reale, che può essere di usufrutto, superficie, uso, abitazione ed enfiteusi. Si paga anche sulle case principali, purché si tratti di case di lusso, vale a dire che rientrano nelle categorie A/1, A/8, A/9 e sulle seconde case, ma anche su negozi, capannoni, box non pertinenti a casa principale e via dicendo.

Quali sono le scadenze dell’IMU? Bisogna stare attenti a non sbagliarsi per non dimenticare di pagare questa tassa. La scadenza IMU è nella prima rata (o unica soluzione) il 18 giugno del 2018, e poi nella seconda rata e conguaglio il 17 dicembre 2018. Particolare attenzione bisogna fare a pagare l’IMU nei termini previsti di volta in volta ogni anno.

Il pagamento dell’imposta va effettuato per mezzo del modello F24 ordinario, o dell’F24 editabile, o se si vuole fare prima ed usare un mezzo semplice e veloce da quest’anno bisogna sapere che è anche possibile pagare l’IMU utilizzano il bollettino postale: si tratta di una modalità di pagamento introdotta nel 2018, basta usare i bollettini precompilati dal Comune che vengono spediti direttamente a casa del contribuente.

Se, invece, si usa ancora l’F24, bisogna pagare l’IMU con il giusto codice tributo quindi:

  • il codice tributo 3914 se si tratta di terreni,
  • il codice tributo 3916 se si tratta di aree fabbricabili,
  • il codice tributo 3912 se si tratta di abitazioni principali sulle quali si paga l’IMU perché di lusso,
  • il codice 3930 se si tratta di immobili di categoria D (Comune) o il 3925 se dello Stato
  • per altri fabbricati si usa il codice tributo IMU 3918.

È sempre possibile scegliere, se si paga con bollettino, se dividere l’importo della tassa nelle due rate che abbiamo detto o se pagare tutto in una soluzione unica.

Importante anche conoscere le aliquote IMU per sapere come calcolare la tassa.

Le aliquote IMU sono però stabilite dai singoli comuni di residenza, l’aliquota base per le case di lusso è del 4 per mille, che può essere aumentata a discrezione del comune fino al 6 per mille o che può essere diminuita ma non sotto il 2 per mille.

Per tutti gli altri tipi di immobili, invece, l’aliquota IMU base è del 7,6 per mille. Ogni Comune può poi scegliere se aumentare fino ad un massimo del 10,6 per mille o diminuire fino al 4,6 per mille minimo.

Il calcolo IMU per aliquota va effettuato tenendo conto della rendita catastale dell’immobile. Detta rendita, quindi, va rivalutata del 5% e quindi va moltiplicata per il coefficiente che varia di volta in volta per ogni tipo di bene.

La base imponibile IMU però è ridotta del 50% per alcuni tipi di beni immobili, come fabbricati di interesse artistico storico, o inabitabili o inagibili (purché siano stati dichiarati tali).