Come sostituire un hard disk con un ssd
E così nel vostro notebook c’è ancora un vecchio hard disk fisso con dischi magnetici, vero? Avete mai pensato all’idea di cambiarlo con un nuovo SSD, un’unità di memoria flash, molto più veloce e performante? Se avete da sempre scartato questa idea pensando fosse impossibile, seguite questa guida nella quale vi spiegheremo come fare.
Questa guida è anche pensata per farti risparmiare dei soldi, a volte, non bisogna necessariamente acquistare un portatile nuovo consultando dei siti specializzati, come per esempio topnotebook.net, ma basta semplicemente ringiovanire il proprio notebook con un ssd.
Hard disk fisso e SSD (solid state drive): le differenze
Per chi non ha praticità con la parte tecnica di ciò che si usa nel quotidiano, proviamo a spiegare quali sono le differenze tra le due unità di memoria e come utilizzarle in base alle vostre esigenze. La differenza fondamentale tra un disco rigido e una SSD sta nel funzionamento: nel primo la lettura e la scrittura dei dati avviene meccanicamente su dischi magnetici, nella SSD avviene tutto elettronicamente, visto che si tratta di memorie flash, come le chiavette USB.
Un hard disk è composto fondamentalmente da diversi piatti magnetici nei quali vengono scritti i dati da dei braccetti meccanici che si spostano sui vari settori nei quali andare a incidere i dati, o leggerli. La velocità di lettura e scrittura di un hard disk dipende da quanti giri al minuto (RPM) riescono a compiere i piatti. Il tutto funziona esattamente come un giradischi in miniatura, ma con capacità di memorizzazione superiori: gli ultimi modelli superano facilmente i 2 Terabyte.
Una SSD, ideale per l’utilizzo su notebook, non prevede nessun componente meccanico, nessun piatto magnetico o testina. Il tutto avviene tramite lettura e scrittura all’interno di celle di memoria che possono immagazzinare dati con velocità nettamente superiori rispetto a un classico hard disk, richiedendo un consumo energetico inferiore, mantenendo bassissime temperature, ma limitando la capacità (massimo 512GB) e il periodo di utilizzo.
Per quanto la tecnologia di queste nuove unità di memoria stia galoppando, sfornando nuovi modelli con nuovi sistemi di memorizzazione con una frequenza tale che nello stesso momento in cui ne avete acquistata una, ce n’è già un nuovo modello molto più performante, purtroppo hanno ancora dei limiti rispetto agli ‘obsoleti’ hard disk. Quindi scegliete in base alle vostre esigenze.
Sostituire l’hard disk del portatile con una SSD: si può?
La risposta a tale domanda è affermativa, si può fare, ma in base a quanto appena detto, perché farlo? Sicuramente le capacità di lettura e scrittura sono nettamente superiori rispetto a un hard disk, ma la stabilità dei supporti magnetomeccanici è ancora impareggiabile. Le SSD hanno un ciclo finito di scrittura, quindi usarle in sostituzione a unità fisse non è proprio l’ideale. Il loro utilizzo è destinato alla conservazione di dati che non devono essere aggiornati periodicamente, solo così si può estendere il loro ciclo vitale.
Fatta questa premessa e considerato che ognuno è libero di fare come vuole, andiamo a spiegare come sostituire un hard disk su un PC portatile con una SSD. La procedura non è complicata, richiede solo un minimo di abilità con gli strumenti base, come un cacciavite e un po’ di pratica nello smantellamento (o quasi) del vostro notebook.
Innanzi tutto, spegnete il portatile e scollegate la batteria. L’hard disk rigido del vostro notebook solitamente dovrebbe essere posto sotto uno sportellino per facilitarne il raggiungimento, quindi non dovrebbe essere necessario aprire completamente il coperchio inferiore, ma se questo non è presente, procedete svitando tutte le viti sul lato inferiore del PC.
Dovreste riuscire a vedere ora il disco rigido da 2,5′ collegato al proprio socket. Di solito è presente una fettuccina nera che permette di tirare all’indietro l’hard disk e scollegarlo, altrimenti trovate un modo delicato per farlo, senza troppi strappi. Se volete mantenere tutti i dati del vostro disco fisso per salvarli sulla nuova SSD, potete collegarlo a un PC fisso utilizzando un adattatore facilmente reperibile in commercio.
Una volta collegato l’hard disk al PC fisso, avete la possibilità di traferire tutti i dati più importanti e che volete salvare per poi spostarli sulla SSD, oppure clonare letteralmente il disco rigido, creando un’immagine virtuale (ISO) per poi copiarla sulla SSD. Per fare ciò vi serve un programma specifico come AOMEI Backupper, ma ci sono molti altri software simili che funzionano altrettanto bene.
Con questo sistema avrete la possibilità di copiare al 100% il contenuto del vostro disco rigido dentro la nuova SSD, a patto che la capacità di questa lo consenta: non potete copiare 1 Terabyte di dati dentro una SSD da 250GB. Prima di tutto dovete creare l’immagine di backup e dopo che l’avrete trasferita all’interno della SSD, non dovete fare altro che inserire la nuova unità di memoria nell’alloggio del vostro notebook, senza nemmeno il bisogno di reinstallare il sistema operativo.