Rifare l’impianto elettrico: quale spesa mettere a budget e come trovare i professionisti giusti
Il rifacimento dell’impianto elettrico è un’esigenza che nasce in particolare in costruzioni risalenti almeno a trent’anni fa nelle quali è frequente si palesino problemi come la continua interruzione del contatore, scintille ad ogni accensione di un apparecchio elettrico, odori di plastica bruciata: si tratta di impianti elettrici che non solo non godono delle importanti innovazioni tecniche che a partire dagli anni 90 hanno interessato il settore, ma che non rispettano nemmeno le leggi che a partire dalla 46/90 hanno normato questo compartimento.
Se per la sintesi della composizione di un impianto elettrico vi rimando all’articolo “Normativa impianti elettrici e costi” vogliamo in questo contributo affrontare la questione delle spese necessarie per il rifacimento dell’impianto elettrico di casa e l’importanza di affidarsi ai professionisti giusti per lo svolgimento corretto e a norma dei lavori necessari a smantellare il vecchio impianto della luce e a sostituirlo con uno nuovo.
Prima di tutto ci pare doveroso soffermarci sulla differenza, netta, che esiste tra rifacimento dell’impianto elettrico e manutenzione dello stesso, con chiare ripercussioni anche in merito alle spese da affrontarsi per la realizzazione del nuova sistema di corrente per gli spazi domestici rispetto a quelle a cui si va incontro in caso di manutenzione.
Infatti il rifacimento dell’impianto elettrico implica nuovi quadri elettrici, nuove dorsali, nuovi tubi, nuovi cavi, nuovi terminali, e in aggiunta tutte le opere “pesanti” eventualmente richieste, mentre la manutenzione comprende solo le operazioni necessarie a preservare l’efficienza dell’impianto (ivi compresi gli aggiornamenti).
Quindi, mentre il rifacimento dell’impianto elettrico produce un sistema totalmente nuovo e completamente a norma (se vengono seguiti i dettami della legge), la manutenzione contempla solo modifiche parziali ma non è funzionale all’ottenimento della certificazione dell’impianto elettrico; in aggiunta, rimettere mano completamente al sistema elettrico di una casa comporta spese maggiori e lavori più invasivi rispetto alla manutenzione.
Una pratica molto diffusa per velocizzare gli interventi di sostituzione di un impianto vecchio con uno nuovo per garantirsi un sistema di approvvigionamento della corrente all’avanguardia e a norma consiste nello staccare il vecchio quadro elettrico, togliere tutti i frutti e tappare i tubi esistenti: in realtà un lavoro a regola d’arte impone di rimuovere completamente i tubi esistenti e sostituirli con i corrugati; ma questo richiede per forza la rottura dei muri per creare le tracce, che detto in altri termini significa prevedere tra i professionisti indispensabili all’effettuazione dei lavori di sostituzione dell’impianto elettrico non solo un elettricista ma anche un muratore e un pittore.
Volendo semplificare, si potrebbe dire che il rifacimento di un impianto elettrico prevede:
- Lavori di demolizione e rifacimento elettrico: rimozione di tutti i frutti, delle cassette di derivazione e del quadro elettrico generale; esecuzione delle tracce e relativa rimozione dei tubi e cavi esistenti, installazione di tubi, cassette di derivazione, scatole portafrutti e vano per il quadro elettrico completamente nuovi; chiusura delle tracce; infilaggio dei cavi.
- lavori di muratura: intonaci, stuccature, pitturazioni, rimozione e applicazione di piastrelle (per cucine e bagni).
E poiché è la somma che fa il totale, è chiaro che la spesa per il rifacimento dell’impianto dell’energia elettrica di casa è tutt’altro che irrisorio, come riportato nella tabella seguente:
Costi tecnici: | diritti di segreteria per la presentazione della CILA | a 200-300€ |
Costi di progettazione (per un appartamento tra i 70 e 100mq) | 1000€ (più IVA e cassa) | |
Costi di esecuzione delle opere | Tra i 50€ e i 65€ per ogni punto luce/interruttore/presa/etc. Posto che mediamente in una casa possono esserci circa tra i 60 e gli 80 punti di consegna l’impianto di per sè dovrebbe costare tra i 3.000€ e i 5.000€. Naturalmente eventuali lampadari e/o faretti sono esclusi. | tra i 3000 e i 5000€ (tra 60 e 80 punti, esclusi lampadari e/o faretti) |
frutti e placchette | da 1 a 10€ per pezzo | |
Stuccatura e pitturazione | tra i 12 e i 18 €/mq | |
controsoffitti in cartongesso (nel caso in cui le dorsali siano state fatte passare sotto il solaio) | 35 €/mq (più stuccatura e tinteggiatura) |
Insomma, giusto per farsi un’idea dei costi per il rifacimento dell’impianto elettrico, è corretto asserire che l’importo delle opere murarie spesso supera di un 20-30% quello dell’impianto elettrico stesso, e che, in generale, bisogna mettere a preventivo per lo smantellamento dell’impianto della luce precedente e la creazione di uno nuovo a norma e a regola d’arte oltre i 10mila euro!
Tuttavia, prima di scoraggiarsi (comprensibilmente) facciamo due riflessioni: la prima è che, poiché il rifacimento dell’impianto elettrico rientra nelle ristrutturazioni edilizie, è possibile richiedere le detrazioni e vedersi “restituito” il 50% di tutte le opere necessarie alla sostituzione dell’impianto elettrico; la seconda è che è inutile pensare di risparmiare sul totale delle spese cui si va incontro per il rifacimento dell’impianto elettrico di casa ricorrendo al fai-da-te, innanzitutto perché sono in gioco la sicurezza e l’incolumità proprie e del prossimo, ma anche perché è necessario seguire il giusto iter burocratico, che richiede la presentazione al comune della CILA, preparata e asseverata da un tecnico abilitato (geometra, ingegnere o architetto che sia), e la corretta realizzazione dell’intervento da parte di un elettricista qualificato, che è l’unico a poter certificare un impianto elettrico nuovo, sotto sua responsabilità (e non si tratta di una questione sottoposta ad opzione, giacché la certificazione è obbligatoria per gli impianti realizzati ex-novo).
Quindi la prima cosa che va chiarita quando si contatta un elettricista per il rifacimento dell’impianto elettrico è che esigete il rilascio della certificazione (o dichiarazione di conformità).
Cosa che vi consigliamo caldamente di specificare anche quando contattate una ditta di ristrutturazioni, che tra le varie professionalità comprenda anche elettricisti professionisti, piuttosto che il singolo esperto di circuiti elettrici: vi basterà, sia in un caso che nell’altro, specificarlo nel form che trovate a disposizione nel nostro sito.