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Le tipologie di caldaie in commercio e i loro prezzi

Dalla caldaia dipende buona parte del comfort abitativo della nostra casa, presiedendo essa alla produzione di acqua calda sanitaria, per cui informarsi su quali sono i diversi tipi di caldaie in commercio, che caratteristiche possiedono, quanto costa una caldaia, e i consumi che richiedono, è sicuramente opportuno.

Le tipologie di caldaie che è possibile trovare sul mercato possono essere distinte in base:

  • Al combustibile di alimentazione: tra i più diffusi gasolio, legna, metano, pellet, gpl, ma anche elettricità (tuttavia, per un risparmio reale in bolletta è abbinare le caldaie elettriche ad impianti fotovoltaici)
  • Alla tecnologia di scambio adoperata: gli scambiatori attuali sono in acciaio resistente alle alte temperature prodotte dalla combustione
  • Al tipo di tiraggio: le caldaie a camera stagna con tiraggio forzato prelevano l’aria dall’esterno e la espellono, mentre quelle a camera aperta a tiraggio naturale prelevano l’aria dall’interno
  • Alla potenza termica: le caldaie a condensazione a tenuta stagna ad esempio prolungano la diffusione del riscaldamento sfruttando il fluido per produrre una quantità di calore ulteriore.

Per quanto concerne i prezzi delle diverse tipologie di caldaie in vendita quelle alimentate a gas (gpl o metano) e le caldaie a pellet si collocano generalmente tra i 500 e i 2000 euro, mentre le caldaie a condensazione si attestano sui 4000 Euro, anche se il costo della caldaia varia notevolmente a seconda di modello e marca, oltre che di potenza prodotta: è chiaro che per scaldare un ambiente di 100 mq si necessita di una caldaia più potente di quella adoperata per coprire i fabbisogni di un monolocale di 40.

A tal proposito, prima di procedere all’acquisto di una caldaia, è necessario conoscere il fabbisogno di calore dell’edificio da riscaldare, così come le esigenze delle persone che vi dimorano (in concreto, la necessità del solo riscaldamento o anche della produzione di acqua calda sanitaria), ma pure la presenza di una canna fumaria (o comunque la possibilità di installarla) e lo spazio disponibile per l’installazione (che può avvenire in interna o in esterna), oltre a caratteristiche proprie del dispositivo, vale a dire:

  • la presenza del sistema antigelo, necessario per installazioni esterne dal momento che impedisce danni causati dalle basse temperature
  • la dotazione di un sistema antiblocco
  • la classe energetica.

È chiaro che più funzioni sono coperte, più sale il prezzo di acquisto di una caldaia, sul quale incidono anche le spese di installazione e quelle di manutenzione (annuale), che richiedono manodopera specializzata.

Tuttavia abbattono la spesa per l’acquisto e il montaggio delle caldaie gli incentivi statali: la Legge di Bilancio 2018 prevede una detrazione fiscale del 50% (rispetto al precedente 65%) per infissi, schermature solari, caldaie a condensazione e caldaie a biomassa, mentre restano al precedente valore gli altri interventi di efficientamento energetico, vale a dire: 1) la posa di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, 2) l’installazione di pompe di calore per la climatizzazione invernale e/o estiva, 3) l’esecuzione di lavori riguardanti il cappotto termico dell’edificio.

Per quanto concerne i condomini sono già state confermate fino al 31 dicembre 2021 le detrazioni del 70% e del 75% per i lavori eseguiti su parti comuni dell’edificio (anche se a partire dal 1 gennaio 2018 la cessione del credito per l’ecobonus è stata resa possibile anche per le opere eseguite dai singoli condomini).

Per quanto concerne le spese di esercizio di una caldaia una macchina alimentata a metano richiederà annualmente circa 1000 euro di combustibile (visto che un mc di metano costa all’incirca 0,70 euro), mentre per una alimentata a pellet la spesa sarà molto più bassa (dal momento che un sacchetto di pellet costa sui 5 euro, si stimano intorno ai 450 euro l’anno).