Cos’è l’apprendistato professionalizzante, come funziona e quanto si guadagna
Quando si parla di apprendistato professionalizzante si entra nel settore dell’apprendistato.
In Italia sono previste diverse tipologie di apprendistato e quello professionalizzante è una di queste. Pertanto è utile approfondire il discorso cercando di capire cos’è l’apprendistato professionalizzante, come funziona e quanto si guadagna.
In questo modo si potranno avere le idee chiare e sarà possibile sfruttare quest’occasione al meglio.
Cos’è l’apprendistato professionalizzante
La prima cosa da specificare è che con apprendistato si intende un contratto di lavoro a tempo indeterminato che prevede una fase di formazione e una fase di impiego. Il soggetto interessato deve avere alcuni requisiti necessari per l’accesso all’apprendistato. si
Durante il periodo di apprendistato il giovane viene formato nella professione che poi si troverà a svolgere per poi essere inserito nell’impresa con contratto a tempo indeterminato.
L’apprendistato professionalizzante si rivolge ai giovani tra i 18 e i 29 anni (l’età può scendere a 17 se in possesso di qualifica). L’ultimo giorno utile è il giorno precedente al 30esimo compleanno.
Spesso per indicare questo rapporto di lavoro vengono utilizzati i termini contratto di mestiere o contratto formativo.
Quello che non cambia è lo scopo dell’apprendistato professionalizzante che serve per formare e far entrare il giovane nel mercato del lavoro. Si deve sottolineare, infatti, che le due cose vanno di pari passo dato che durante il periodo di apprendistato e formazione il soggetto svolge attività lavorativa.
Imparare mettendo “le mani in pasta”, direttamente sul campo: questo è il primo grande vantaggio dell’apprendistato professionalizzante, che si configura come uno strumento unico da sfruttare a pieno.
Come funziona e quanto si guadagna con l’apprendistato professionalizzante
Ci sono diversi enti di formazione professionale, come As.Fo.R per la Regione Liguria ad esempio, che da anni si occupano di mettere a punto dei percorsi di formazione di base e trasversale che combaciano con quelle che sono le linee guida per l’offerta formativa pubblica per l’Apprendistato professionalizzante.
Scegliendo il giusto ente formatore si potrà avere accesso a questo tipo di apprendistato che permette di formarsi e lavorare. Un’occasione da non perdere per tutti quei giovani che hanno voglia di entrare nel mercato del lavoro, specializzandosi per la professione dei loro sogni.
Iniziare a lavorare sin da subito permette di fare i primi passi nel mondo del lavoro, facendo al contempo tutta la pratica necessaria per migliorarsi costantemente.
La durata del contratto di apprendistato professionalizzante è variabile. La durata minima è di 6 mesi e la durata massima è di 3 anni.
Attenzione, però, al settore. Per i mestieri artigiani si prevede una durata massima di 5 anni così come anche per il settore odontotecnico, metalmeccanico e orafo/argentiero. Per gli impiegati addetti al centralino la durata massima è di 2 anni.
Bisogna, quindi, prestare attenzione a questo dettaglio.
Anche il piano formativo può essere diverso. Sia che si parli di formazione esterna che di formazione interna, il numero di ore cambia in base al CCNL applicato. Non solo. Si dovrà anche tenere conto di quelle che sono le competenze da apprendere.
Veniamo, quindi, alla domanda più gettonata: quanto si guadagna con il tirocinio professionalizzante.
Lo stipendio da tirocinio professionalizzante varia e deve essere indicato nel contratto di assunzione.
Possiamo dire che, a tutela dell’apprendista, è stato indicato che questo indicato nel contratto di assunzione, i criteri che lo stipendio iniziale partirà dal 60% della retribuzione piena e che gradualmente arriverà al 100%.
Naturalmente per conoscere le retribuzioni di ogni settore si devono prendere in considerazione le tabelle retributive del CCNL che chiariscono tutto.
Il mondo del lavoro e l’apprendistato
L’apprendistato è, ad oggi, un ottimo strumento per i giovani che cercano di entrare nel mondo del lavoro.
L’OCSE ha lanciato un allarme disoccupazione giovanile in Italia ed è per questo motivo che tutti gli strumenti e i programmi messi in campo per lottare contro questa piaga sociale devono essere salutati con favore.
Tra i vantaggi del tirocinio professionalizzante c’è quello di entrare nel mondo del lavoro e continuare a formarsi. In questo modo si potrà iniziare a fare esperienza nel settore di proprio interesse e questo è un pro che si deve sempre tenere a mente.
Spesso, infatti, il problema dei giovani è proprio la mancanza di esperienza. Oggi si ricercano delle figure sempre più specializzate e spesso questo è un problema per chi non ha avuto modo di fare esperienza sul campo.
Le difficoltà dei giovani nel mondo del lavoro si traducono, ad esempio, nell’aumento delle ricerche di app per guadagnare. Si tratta di un tentativo di andare in cerca di fortuna in questo modo, anche se i guadagni non sono di certo paragonabili a quelli di un lavoro.
Avere a propria disposizione degli strumenti per poter entrare nel mondo del lavoro in maniera facile e veloce è la soluzione a questo tipo di problema.