Come vestirsi alla moda con abiti hi-tech

Se vuoi vestirti in modo “robotico” o meglio attraverso il vastiario “hi tech”, devi rispettare: il progresso, l’arte, l’ingegneria e il design che vadano però di pari passo con le ultime richieste in fatto di moda. A parte gli ormai immancabili sartband come il jawbone di cui qui una recensione completa sono tanti gli oggetti smart indossabili

Hi- tech dell’abito

Ad esempio si potrebbe usare in un ospedale, grembiuli che proteggano dai raggi X, scarpe cangianti il colore a seconda della luce, o usare giacche riscaldanti che si possano regolare dal proprio smartphone. E tenere presente sempre l’”intelligenza” smart in questo caso, per vestirsi. La tecnologia così, unita alla moda. E la si può: applicare al prodotto, scegliendo ad esempio, informazioni da acquisire nell’abbigliamento, riguardanti le nanotecnologie, e quindi, usando, dal punto di vista della materia, fibre con proprietà antimicrobiche, resistenti allo strappo, o all’abrasione, o ancora alle macchie o alle pieghe. Si dovrà, in tal senso dare importanza anche al finissaggio dei tessuti, o usare materiali a cambiamento di fase ideali per guanti e calzature sportive, (ed essi riescono a misurare la temperatura corporea automaticamente). Si potrà far uso anche di tessuti intelligenti, detti anche : smart texiles, ossia tessuti, appunto che integrino sistemi elettrici come sensori o fibre ottiche o LED che possano reagire a condizionamenti esterni come captare diversi impulsi del mondo che ci circonda. Noto è il  Galaxy Dress, di marchio londinese: Cutecircuit. O anche c’è l’azienda italiana Nemen, che ha progettato una giacca a LED dove le fibre ottiche messe insieme al materiale che lo compongono riescono a restituirci la luce di cui abbiamo bisogno nelle ore notturne. Avremo finanche la Solar powered jacket (di Tommy Hilfiger), o quella detta: Ecotech solar jacket, che sono dotate di pannelli fotovoltaici associate al capo, in grado di ricaricare i piccoli dispositivi elettronici di una persona: “smart”, (a partire dal cellulare) in ogni istante lo si desideri fare.

COMODITA’ DA ABBINARCI

Comunque, le tecnologie fanno ormai parte del nostro vissuto e queste ultime, soprattutto legate agli smartphone, (e quindi alla vita vista nell’ottica”smart”), nel quotidiano ci offrono molte opportunità, tra cui proprio quella di potersi spostare velocemente e con lusso e sicurezza, e comodità, (non per ultime). La vita, allora, diventa, forse un po’ meno “elegante”, ma assai “stuzzicante”. Col tempo, poi, ci si abituerà anche al tipo di vestiario smart che l’hi-tech ci andrà offrendo. Perché, ad esempio, molte donne, in particolare, pagherebbero qualsiasi cifra per andare in giro la notte laddove non vi sia un lampione acceso, o qualsiasi medico adopererebbe un camice che gli possa “riferire” quale sia la “zona infetta” di una determinata corsia, ad esempio, e così via, fino a colui che, una volta visto scaricato il suo smartphone, vorrà, (con altrettanta moda smart), poter rendersi in grado di ricaricarlo. E così si può andare avanti a volontà poiché è sempre d’obbligo potersi spostare con il tempo e la fantasia, dato che la smart moda è proprio quella “branca” del pret-à- porter che ci fornisce queste ed altre informazioni e lascia che non solo l’occhio, ma anche tutti gli altri sensi possano accontentare il nostro gusto.