Frese a tazza, un accessorio fondamentale per il tuo trapano

Se la tua passione è il bricolage, di certo ti sei trovato nell’esigenza di realizzare dei fori su materiali diversi. Con le frese a tazza è possibile fare dei fori praticamente perfetti su ogni tipo di materiale, dal semplice legno fino al cemento armato: l’importante è avere la fresa giusta! (e magari acquistarla su www.Fraisertools.it) Infatti, in commercio ne esistono diverse tipologie, differenti fra loro per materiali, resistenza e resa, tutte però applicabili ad un trapano a batteria da almeno 14 volt.

Scopriamo allora qualcosa in più sulle frese a tazza, cosa sono e come usarle al meglio per realizzare le proprie lavorazioni.

Cosa sono le frese a tazza?

Le frese a tazza sono degli accessori che consentono al trapano di eseguire dei fori praticamente perfetti. Ciò è possibile grazie alla rotazione imposta dalla potenza del trapano, che consente alla fresa di azionarsi e segare il materiale: non è un caso, infatti, che le frese a tazza siano chiamate anche seghe a tazza, proprio perché vanno a segare il materiale.

In linea generale, possiamo distinguere fra frese a tazza da hobby e frese a tazza professionali. La differenza fra queste è palese non solo in termini di prezzo (è lapalissiano evidenziare come una fresa a tazza economica debba necessariamente avere un prezzo molto basso rispetto ad una per professionisti), ma anche per ciò che concerne i materiali e la resa. Ad esempio, modelli top di gamma sono le frese a tazza di Fraiser, che hanno corpo e punta di centraggio costituiti in acciaio temprato ad alta resistenza meccanica; mentre i denti sono in metallo duro widiam in micro grana, realizzati con un innovativo processo di sinterizzazione, che garantisce un’alta omogeneità del metallo, così che abbia elevati standard di durezza, resistenza meccanica e resilienza.

Esteticamente parlando, le frese a tazza hanno forma cilindrica, contraddistinte da un peculiare bordo seghettato che varia a seconda del modello. Al centro della singola fresa troviamo la punta pilota, detta anche punta di centraggio, indispensabile per la perfetta realizzazione dei fori, che fuoriesce leggermente dalla corona inferiore dell’accessorio.

Quando usare le frese a tazza?

Le frese a tazza possono essere impiegate per eseguire fori sui materiali più disparati, così come per allargare una foratura già presente. Come anticipato, ciò è possibile in quanto questo accessorio viene montato su di un trapano. In linea generale possiamo dire che per i lavori di fai da te, le frese a tazza possono essere montate su di un trapano a batteria da 14 volt, ma se parliamo di frese a tazza professionali, allora il voltaggio dovrà salire a 18, in modo che venga assicurata potenza necessaria all’azione.

È bene specificare che per ogni tipologia di materiale, esiste la fresa a tazza indicata: una fresa a tazza per il legno avrà una struttura completamente diversa da una fresa a tazza per cemento o metallo duro! Allo stesso modo, anche la resa potrà essere diversa.

Come si usa una fresa a tazza?

Arriviamo alla fatidica domanda: come si usa una fresa a tazza? E come funziona nello specifico? Il meccanismo è decisamente molto semplice ed intuitivo, non complesso neanche per chi è alle prime armi o si dedica solo al fai da te: basta avere un minimo di dimestichezza con il trapano (e un bel po’ di mano ferma).

Se ciò che ti appresti a fare è un semplice foro sul legno o altro materiale, basterà azionare il trapano e sistemare la punta di centraggio lì dove deve essere realizzato il buco. Una volta aderita la punta, premi il trapano verso il materiale e la fresa farà tutto il resto. In realtà, è molto più semplice farlo, che dirlo! Fondamentale è ricordare che la fresa non va mai forzata, così come il trapano: è bene lavorare a giri bassi specie se si sta operando su materiali molto duri, come il cemento armato.

Può capitare, invece, che tu abbia bisogno di allargare un foro già esistente. In questo caso, dovrai creare una barriera di appoggio per la punta pilota, così che non sbandi e rovini il lavoro. Per darle stabilità, non dovrai far altro che bloccare con una morsa un foglio di compensato non più alto di un centimetro (due fogli nel caso di foro passante: uno da una parte e uno dall’altra), segnare il centro dove poggerai la punta pilota e azionare il trapano. Semplice, no?