Quando è il momento di cambiare un elettrodomestico?
È indubbio che gli elettrodomestici rappresentino ormai dei preziosissimi alleati nelle faccende domestiche, aiutando (e a volte sostituendo) l’uomo in molte attività quotidiane come il bucato, la pulizia della casa o la preparazione dei pasti.
Quando uno di questi dispositivi si guasta o diventa obsoleto, ci si trova a dover prendere una decisione importante: ripararlo o sostituirlo?
Di seguito vediamo quali sono i fattori principali da considerare per arrivare a una decisione consapevole e corretta.
Quando conviene cambiare gli elettrodomestici: fattori chiave
Sostituire i propri elettrodomestici è una decisione che richiede la giusta dose di riflessione.
Questa scelta diventa particolarmente significativa quando a essere danneggiati sono apparecchiature di grandi dimensioni come frigoriferi, forni, lavastoviglie, lavatrici o climatizzatori, poiché comportano una spesa considerevole, soprattutto se si vogliono sostituire con prodotti di qualità a basso consumo energetico.
Sono tanti i fattori che possono influenzare questa scelta, ognuno da considerare con la giusta attenzione.
Ciclo di vita dell’elettrodomestico
Quando ci si trova di fronte alla decisione di sostituire un elettrodomestico, è necessario considerare attentamente la sua attuale aspettativa di vita.
È essenziale chiedersi se l’apparecchio è irrimediabilmente danneggiato o se potrebbe ancora funzionare per alcuni mesi o anni con le dovute riparazioni.
In questa fase, è quindi importante valutare sia gli aspetti economici (che approfondiremo nel paragrafo seguente) che il ciclo di vita dell’elettrodomestico eventualmente da sostituire.
Se il vecchio apparecchio è ancora funzionante e operativo, ripararlo potrebbe essere una scelta economica ed ecologica visto che si riduce il consumo di risorse e l’impatto ambientale associato allo smaltimento.
Coloro che vivono a Roma e vogliono sapere se il proprio elettrodomestico è riparabile, possono richiedere assistenza chiamando i numeri presenti in questo sito.
Se, invece, l’apparecchio ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita o se i suoi consumi energetici sono ormai eccessivi, allora è opportuno considerare la sostituzione con un modello più efficiente e che consumi meno dal punto di vista energetico.
Budget
Il budget disponibile è un fattore spesso decisivo quando si valuta se riparare o sostituire un elettrodomestico che non funziona più adeguatamente o che consuma troppa energia.
Non sempre si dispone delle risorse economiche necessarie per investire in un apparecchio di qualità superiore. In questo caso, quindi, si sceglie di provvedere alla sua riparazione (quando questa è ovviamente possibile) e rimandare l’acquisto a un momento più propizio, sfruttando questi consigli su come risparmiare.
L’obsolescenza degli elettrodomestici
Un concetto interessante da approfondire, e che riguarda appunto la sostituzione degli elettrodomestici, è quello relativo all’obsolescenza.
Si tratta della pratica, spesso intenzionale da parte dei produttori, di progettare e fabbricare apparecchiature che diventano obsolete o inutilizzabili assai rapidamente.
L’obsolescenza può manifestarsi in diverse forme:
- programmata: quando i produttori progettano volontariamente i loro prodotti in modo che abbiano un ciclo di vita limitato, utilizzando ad esempio materiali di bassa qualità o componenti che si usurano più rapidamente del necessario;
- funzionale: in questo caso, l’elettrodomestico potrebbe essere ancora funzionante, ma diventa obsoleto a causa dei progressi tecnologici o dei cambiamenti delle normative;
- psicologica: si verifica quando i produttori utilizzano strategie di marketing per convincere i consumatori che il loro elettrodomestico è obsoleto o non alla moda, anche se perfettamente funzionante.
Oltre a essere una pratica poco conveniente per i consumatori, è un fenomeno che ha conseguenze negative sull’ambiente, generando un aumento dei rifiuti elettronici e richiedendo maggiori risorse naturali per la produzione di nuovi apparecchi.