Cosa deve contenere una crema viso per essere efficacie?
Come tutti gli organi, tessuti e apparati, anche la pelle col passare degli anni perde parte della sua funzionalità. La pelle è un organo che ricopre tutta la superficie corporea e come tutti gli altri è geneticamente predisposta all’invecchiamento. Tuttavia alla senescenza biologica contribuiscono anche fattori ambientali e abitudini scorrette, così come una alimentazione insufficiente o sbagliata e/o altre malattie sistemiche, principalmente di origine metabolica. Fattori esterni come l’eccessiva
esposizione ai raggi solari o a forti luci artificiali, salsedine, vento, freddo, smog, cortisonici, make up, detergenti troppo aggressivi e aggravanti come il fumo o l’alcool concorrono ad anticipare e ad aggravare l’incidenza delle rughe.
Specialmente la pelle del viso, delle mani e il decollete è più colpita rispetto ad altri distretti, in quanto perennemente scoperta e a contatto con l’ambiente. Dunque le rughe non sono una malattia ma espressione del tempo che avanza e di altri fattori, ne consegue che non esiste una cura, così come non può esistere l’elisir di lunga vita. Tuttavia è possibile in parte prevenirle e attenuarle con l’ uso di integratori e prodotti topici che forniscano elementi utili alla rigenerazione del pannicolo sottocutaneo e del film lipidico protettivo. Lo strato più esterno dell’epidermide è composto praticamente di cheratina, al di sotto della quale è situato il derma, che è la porzione che determina la distensione e la consistenza elastica della pelle.
Fino all’età di 60 anni è possibile incrementare la produzione di fibre elastiche di collagene e di elastina tramite una dieta ricca di vitamine, sali minerali, precursori e prodotti ad uso topico ma oltre tale età, quando i fibroblasti (cellule deputate alla produzione della matrice extracellulare) diminuiscono in numero progressivamente, è inutile fornire all’organismo nutrienti che non riuscirà mai a trasformare in collagene, elastina e acido ialuronico.
Come affrontare il problema delle rughe
Dunque è necessario affrontare il problema rughe con strategie diverse in base all’età e agli agenti eventualmente coinvolti nell’invecchiamento precoce. Le rughe d’espressione insieme a quelle attiniche (da esposizione fotonica) sono le prime a comparire spesso già in gioventù, si formano in seguito alla posa ripetuta di un atteggiamento tipico del volto e riguardano principalmente la porzione periorbitale (zampe di gallina). Una volta si consigliava alle donne di evitare risate prolungate per evitare appunto l’approccio continuato dei muscoli mimici. In effetti entro i 30 anni, mutando l’atteggiamento espressivo le rughe possono attenuarsi e anche scomparire.
Un approccio adeguato consiste nella prevenzione.
Già in giovane età bisognerebbe nutrire la pelle del viso con creme a base di antiossidanti vari, zinco, glicosoaminoglicani, acido oleico e stimolare il derma del viso durante l’applicazione tramite un massaggio circolare deciso e prolungato, oltre ad adottare una dieta ricca di vitamine e sali minerali. In età più avanzata compaiono le rughe gravitazionali, la discesa della pelle disidratata sui tessuti sottostanti, codice a barre e rughe del collo. In seguito a questi sintomi è necessario fornire direttamente al derma esclusivamente molecole terminali. Queste risulteranno di difficile assorbimento in quanto molto grandi ma quando l’organismo smette di produrre collagene, elastina e acido ialuronico, l’unico sistema per ripristinare il pannicolo sottocutaneo consiste nel fornire tali molecole direttamente per uso topico.
Come scritto in questo articolo, l’ideale sarebbe iniziare a 30 anni ad avere cura del proprio viso (della pelle in genere) con prodotti topici a base di nutrienti e precursori dell’elastina, dell’acido ialuronico e del collagene, per poi proseguire dopo i 50 anni con creme a base di prodotti terminali.
Molto importante è la costanza soprattutto da giovani, quando gli inestetismi sono limitati e trascurabili. Nutrire la pelle con il prodotto giusto vuol dire contrastare le rughe tipiche della senescenza partendo da una condizione già attenuata e più facile da gestire.