Sinossi: Il racconto del film “Turner”
L’azione di Turner si svolge nell’ultimo quarto di secolo della vita dell’artista, concludendosi con la sua morte nel 1851.
Essendo un film drammatico, e non un documentario, Mike Leigh ha scelto di far scorrere l’azione da un periodo di tempo all’altro, evitando di interromperlo per etichettarlo o identificando mesi e anni specifici.
Disegno, costumi e, in particolare, il trucco aiutano a sostenere e a definire questa sequenza. Nel caso specifico di Hannah Danby, la donna di servizio di Turner, sarebbe opportuno menzionare che, dalle ricerche sulla sua condizione deteriorante della pelle, abbiamo concluso che si trattasse di psoriasi.
A proposito dei viaggi di Turner a Margate e il motivo che lo spinge ad andarci, la biografia dell’artista ci racconta che Turner ne era rimasto impressionato fin da giovane. Come spiega al signor e signora Booth, egli frequentò la scuola lì per alcuni anni; sappiamo anche che era molto colpito dalla qualità della luce a Thanet, la parte di Kent dove è situata Margate.
Ritornato dai suoi viaggi continentali, Turner torna a casa dal padre, William Turner Senior, un affettuoso ex- barbiere e dalla sua donna di servizio, Hannah Danby, che è innamorata di lui, ma che lui non apprezza e occasionalmente sfrutta sessualmente.
Nella prima parte del film Mike Leigh racconta scene di vita quotidiana dell’artista, momenti passati con il padre, William Senior, che organizza per Turner l’acquisto della pittura e dei materiali, si occupa della scelta delle tele nuove, gli fa la barba e mangiano insieme.
In una scena si racconta come il padre mostri ad alcuni clienti la galleria privata di Turner mentre l’artista stesso spia la scena da uno spiraglio segreto.
Un altro giorno invece ricevono la visita di Sarah Danby, l’ex amante di Turner e madre delle sue due illegittime figlie adulte, Evelina e Georgina. Evelina presenta a Turner la sua nipotina appena nata. Mrs. Danby protesta la noncuranza di Turner nei confronti della sua famiglia. Apprendiamo che lei è la zia di Hannah.
Turner è spesso in fuga dai suoi luoghi, e dai suoi rapporti, passa spesso il tempo nella tenuta del generoso Lord Egremont, dove dipinge e disegna, socializza con altri artisti, canta Purcell malamente, presta denaro a Haydon, un artista errante ed erratico e fa uno schizzo di una serata musicale.
Fa un viaggio su una nave a vapore per dirigersi a Margate dove trova un alloggio vista mare nella casa di Mr. e Mrs. Booth. Dopo una lunga passeggiata lungo la costa, egli trascorre una serata con loro durante la quale racconta il periodo in cui andava a scuola in quella città e lamenta con loro il dolore della schiavitù e la perdita dei cari. Volendo nascondere la sua vera identità, assume lo pseudonimo di Mallard.
Tornato a Londra, riceve una visita dalla scienziata scozzese di nome Mary Somerville. Nello studio di Turner, lei gli dimostra le proprietà magnetiche della luce viola. Turner è affascinato dalla ricerca sulla luce e la scienziata rimane molto presa dai suoi dipinti.
Durante una delle conferenze di Turner sulla prospettiva, era presente anche William Senior il quale ebbe un violento attacco di tosse molto grave.
Le condizioni del vecchio padre peggiorano rapidamente e poco dopo muore alla presenza di suo figlio e la donna di servizio. Le sue ultime parole con Turner riguardano lo stato mentale instabile dell’ormai defunta madre dell’artista. E’ chiaro che nessuno degli uomini abbia mai provato molto amore per lei.
Afflitto dal dolore, Turner va a pesca e poi frequenta un bordello per disegnare una giovane prostituta, ma non riesce e scoppia a piangere. A casa dipinge Death on a Pale ed ha un rapporto sessuale con la domestica Hannah.
Adesso Turner vaga per la campagna selvaggia, in un luogo remoto sulla costa, dove è situata una piccola vecchia cappella su una scogliera, cavalli selvaggi si inseguono all’ l’orizzonte.
Quando torna a Margate, scopre che la signora Booth è diventata vedova.
Poi, con grande divertimento, la donna gli domanda “dipingete ancora i vostri quadretti Signor Turner?”.
Tornato a Londra, Turner mostra una fredda indifferenza nei confronti di Hannah, ignorando le sue domande sul viaggio. Sin dalla morte del padre fu Hannah che iniziò a gestire lo studio di Turner e ad elencare la lista di materiale d’arte dell’ultima consegna.
Varnishing Day (Giorno della Verniciatura) alla Royal Academy, siamo nel momenti in cui tutti gli artisti fanno gli ultimi ritocchi al loro lavoro per la Mostra Annuale.
Turner vaga in giro e prova piacere nello scherzare amichevolmente con altri colleghi.
Il quadro di John Constable Opening of Waterloo Bridge dai colori vivaci e scarlatti, è stato appeso accanto alla Helvoetsluys di Turner, una marina dominata dai colori grigi.
Per scherzo, Turner dipinge una macchia rossa nel bel mezzo del suo dipinto e dopo qualche minuto di brusii e sgomentate considerazioni da parte di tutti i presenti, culminatosi con l’uscita di Constable offeso, Turner torna a convertire la macchia rossa in una boa.
In questa stessa occasione, Haydon, che deve £50 a Turner, fa una bizza pubblica perché il suo dipinto (di un asino) è stato appeso nell’anticamera. Egli è risentito per non essere stato eletto dall’ Academy.
Finalmente, Turner inizia a lavorare energicamente per completare un altro dei suoi dipinti, Staffa, Fingal’s Cave. Un gruppo grande di artisti si ammassa attorno a lui e guardano, affascinati, mentre lui dipinge ostentatamente, sbaffa, striscia e sputa sulla sua tela e gli soffia una strana polvere marrone.
Una montagna, una valle, una forma rocciosa ruvida, un cielo drammatico. Turner è in giro nella natura.
Tornato a Margate dalla signora Booth, egli diventa intimo con la donna intraprendendo una relazione sentimentale.
Durante una tempesta di neve a Margaret Turner si fa legare all’albero di una nave per poter sperimentare la forza piena di una tempesta. Dopo la gita prende una bronchite. Adesso egli rimane con la signora Booth, e il suo medico, Dott. Price il quale prescrive a “Mr. Mallard” le “tre cure: letto, balsamo, e brodo – somministrate in questo caso dalla quarta cura, l’ammirevole signora Booth.”
Tornato nel suo studio di Londra, Turner smette di dipingere il suo Snow Storm – Steamboat off a Harbour’s Mouth, per attendere potenziali clienti nella sua galleria. Arrivano infatti presto il giovane John Ruskin e suo padre, che valutano se comperare il dipinto di Turner, Slavers Throwing Overboard the Dead and Dying – Typhoon Coming On.
Il tempo passa e sia Turner che Hannah diventano più vecchi e grigi. La condizione della pelle di Hannah va peggiorando. Nel frattempo, Turner trova piacere nella sua vita segreta con la signora Booth a Margate.
Fanno camminate a braccetto, respirando l’aria del mare; lui lavora e fa lunghi viaggi di lavoro.
Un giorno, mentre camminano, Turner sviene.
A casa della signora Booth, il Dott. Price visita l’artista a letto alla presenza della signora Booth. Nel avvertire “Mr. Mallard” a non lavorare troppo, il dottore chiede a Turner di ricordarsi quale fosse la sua professione. Egli contesta l’affermazione di Turner di essere un avvocato e rivela di sapere la sua vera identità e di essere onorato di conoscerlo.
Turner e la signora Booth sono terrorizzati, ma il dottore li assicura della sua discrezione e li informa che Turner sta soffrendo di una malattia al cuore e che fosse meglio che prendesse le cose con calma.
Di nuovo nella casa di Londra, Turner è rimproverato da Sarah Danby ed Evelina per non essere stato presente al funerale dell’altra figlia, Georgina. Al suo borbottio di essere stato fuori città, Sarah sogghigna, “Come al solito, Signore, stavi dipingendo i tuoi naufragi ridicoli”.
Il battello a vapore riporta Turner a Margate, dove, una sera a letto mentre si preparano per andare a dormire, la Signora Booth svela a Turner il suo piano di vendere tutto e affittare una casa per loro accanto “al suo amato fiume Tamigi, non troppo lontano da London Town”.
Un giorno, sul fiume, Turner beve birra su una chiatta con la gioviale compagnia dei pittori, Clarkson Stanfield e David Roberts. Improvvisamente, incontrano l’enorme vecchia nave, “The Fighting Temeraire” che viene trainata da un piccolo rimorchiatore a vapore fino al suo ultimo luogo di riposo, il cantiere di rottamazione. I pittori riflettono sulla storia ed il destino di questo celebre veterano navale della Battaglia di Trafalgar. Ma Turner esorta agli altri a celebrare la moderna età del vapore invece di lamentarsi del trapasso del vecchio mondo. Stanfield suggerisce che Turner dovrebbe dipingere la scena e Turner promette sarcasticamente di ponderare l’idea.
In effetti, è proprio questo che fa non appena torna nel suo studio Londinese: si mette a lavorare intensamente su quello che, certamente, diventerà il suo dipinto più celebre.
Immediatamente dopo Hannah lo informa di avere un ospite: Haydon.
Haydon deve a Turner £10 per compensare il suo debito di £50. Turner scopre che l’impoverito e amareggiato Haydon e sua moglie hanno perso alcuni figli. Cancella così li loro il debito e manda Hannah ad accompagnarlo all’uscita.
Insieme a George Jones, un pittore militare, Turner fa visita ai Ruskins, l’orgoglioso proprietario di Slavers appeso nel corridoi della loro casa. Dopo cena, Turner e Jones, insieme a Stanfield e Robert, si siedono nel salotto con il loro ospite, sua moglie e John e il loro precoce e testardo figlio. La conversazione si dirige verso dipinti di uva spina e paesaggi marini, con particolare riferimento a un paragone tra il lavoro di Turner e quello di Claude Lorrain (1600 – 1682). Il Signor e Signora Ruskin indulgono delle opinioni schiette del figlio e Turner lo deride dolcemente.
Nella campagna, Turner viene ispirato dal suo incontro con un motore ferroviario allo stato dell’arte che traina le sue carrozze e tornato al suo studio a Londra, dipinge il suo Rain, Steam and Speed. Hannah osserva questo lavoro con espressione vuota. Siamo adesso nell’Età Vittoriana. Quattro scene brevi mostrano atteggiamenti filistei verso il lavoro di Turner che diventa sempre più radicale e astratto.
La Regina Vittoria, insieme al Principe Alberto, fanno visita al Royal Academy. Esprimono orrore e disgusto nel vedere due quadri di Turner, dopo averne origliato la conversazione, Turner sgattaiola via.
Altri due episodi nella galleria d’arte in assenza di Turner…
Tre signori sbeffeggiano un quadro di Turner e due signore paragonano il suo lavoro sarcasticamente a diversi tipi di cibi.
In fine, Turner visita un celebre teatro londinese dove il pubblico sghignazza con piacere davanti alla scena che ritrae un mercante d’arte intento a vendere una tela, sulla quale sono cascati pasticcini alla marmellata, ad un collezionista d’arte. Il collezionista paga felicemente il mercante d’arte mille sterline quando scopre che il dipinto è un Turner.
Passa altro tempo. Turner, ubriaco ad una cena di società alla moda, socializza con la nuova giovane moglie di John Ruskin.
E’ mattina presto nella sua dimora londinese. Turner è addormentato sul suo letto completamente vestito con gli indumenti del giorno. Hannah lo sveglia con una tazza di tè e gli chiede quando sarà la prossima volta che lo potrà aspettare. Turner non riesce a rispondere e se ne va, lasciandola sola e derelitta.
Adesso, Turner e la signora Booth vivono felicemente nella loro casa sul fiume a Chelsea.
Turner visita lo studio londinese di J.J.E. Mayall, un giovane fotografo e produttore di immagini fotografiche ottenute con il processo della dagherrotipia. Turner è affascinato dalla camera e dalla tecnologia però è anche preoccupato per le implicazioni di questa nuova arte.
A Chelsea, mostra alla signora Booth la sua fotografia e la informa che si è già organizzato per farsi fotografare insieme dopo qualche giorno. La signora Booth rifiuta con orrore l’idea ma presto la troviamo accanto a Turner, terrorizzata, in posa per lo scatto. Mentre Mayfall li fotografa, racconta di aver fotografato le Cascate del Niagara. Turner riflette malinconicamente sul tempo in cui la fotografia prenderà il posto della pittura.
La scena successiva racconta della visita alla galleria di Turner di Joseph Gillott, il quale vorrebbe comprare tutti i suoi lavori per £100,000, ma Turner rifiuta dicendo che lascerà tutto il suo lavoro alla nazione Britannica cosi da essere sicuro che i suoi lavori “possano essere visti tutti insieme, in un posto e gratuitamente.” Dicendo che fosse una cosa perversa, il magnate perplesso viene accompagnato riluttantemente all’uscita da una Hannah sempre più invecchiata.
Adesso Turner sta diventando vecchio. Dipinge mentre la signora Booth gli pulisce i pennelli e gli recita un suo poema indecente.
Turner in visita alla Royal Academy osserva e ridacchia in modo sprezzante i preraffaeliti.
Tornato dalla signora Booth, Turner, con un po’ di difficoltà, descrive la sua visita a Hyde Park per guardare la costruzione di Crystal Palace. Improvvisamente, viene colpito da un attacco di cuore.
Nel frattempo, Hannah trova in casa una giacca lasciata da Turner, nella quale sounta una lettera indirizzata a lui alla casa di Chelsea, della cui esistenza, chiaramente Hannah non conosceva.
Il Dott. Price va a Margate e dopo aver esaminato Turner, ormai costretto a letto, lo avvisa che i suoi giorni sono contati. Il paziente invita il dottore a bere un bel bicchiere di sherry e riconsiderare la sua diagnosi. Quando il Dott. Price rifiuta l’invito, Turner riflette su come egli diventerà una nullità, una teoria che il dottore respinge.
Davanti la porta principale, il Dott. Price saluta la signora Booth. Mentre il dottore va via, incontra Hannah, la quale completamente coperta al fine di nascondere il suo viso sfregiato, cerca l’indirizzo della nuova casa di Turner insieme ad un’amica.
Hannah rimane estremamente addolorata una volta trovata l’indirizzo e la vicina di casa conferma che un vecchio ammalato vive in quella casa “con la sua cara moglie.” Sconvolta, Hannah va via.
Anche se la signora Booth cerca di fermarlo, Turner, in uno stato di delirio, insiste nel uscire fuori in pigiama per disegnare un corpo recuperato dalla polizia di una giovane donna trovata nel fiume. Turner sviene e la signora Booth lo aiuta a tornare dentro casa nella sua stanza.
Adesso Turner è sul suo letto di morte. La signora Booth e il Dott. Price si siedono accanto a lui. Improvvisamente avvicinando il suo volto a quello della signora Booth le sussurra “mia donzella”, il modo in cui usava chiamare Hannah.
E poi ancora “Il sole è Dio!”, fa una risata breve e muore.
Il dottore gli controlla il polso e gli chiude gli occhi. La signora Booth affonda la sua faccia nel braccio di Turner. Vediamo adesso un’immagine di Turner in piedi, disegnando, una silhouette contro un sole enorme che tramonta.
La signora Booth pulisce la sua finestra vigorosamente. È vestita di nero. Si ferma per qualche istante e pensa a Turner. Lei è nostalgica, triste, lievemente divertita e orgogliosa. Torna a lavorare.
Hannah vaga nella ormai decadente, disordinata e impolverata galleria e studio, borbottando, piangendo, triste e sola.